La nostra storia

L’Istituto Infantile di Crescenzago si trova in via Padova al 269 e il suo cortile si affaccia sul naviglio Martesana.
La nostra scuola è nata nel 1899, come indica la pietra che c’è sulla soglia del portone d’ingresso e a quel tempo Crescenzago era ancora un paese prevalentemente agricolo, mentre dal 1923 è diventato un quartiere a est della città di Milano, sulla strada Padana che porta anche a Venezia.
Fin dalla sua istituzione, avvenuta nel 1889, questa scuola dell’infanzia si è ispirata a principi e a metodi educativi più avanzati di quel tempo, anche perché aveva annessa la prima scuola magistrale italiana che insegnava e praticava il metodo Froebel.
Nel 1923 l’Istituto fu affidato alla Congregazione delle Suore di Santa Marta che con devozione hanno continuato l’opera educativa fino al luglio 2006, quando sono state trasferite nelle case di proprietà del loro ordine.
Attualmente la gestione è affidata alla responsabilità di un Consiglio di Amministrazione e ad una Direttrice laica che insieme intendono continuare l’opera educativa condividendone il significato culturale.
Nell’anno 2001 è stata riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione come scuola paritaria prot. N. 488/2860.
1890. La Nascita

L’Istituto Infantile di Crescenzago fu inaugurato il 27 ottobre 1890.
La sua realizzazione esprimeva il desiderio di emancipazione della popolazione che, pur vivendo ancora in un contesto prevalentemente rurale, si stava avviando verso l’industrializzazione.

La costruzione della scuola materna fu favorita anche dalla presenza di un servizio tramviario (prima a cavalli poi a vapore) che attraversava il paese e, percorrendo l’antica via per Venezia (ora via Padova), collegava Milano

Nei primi anni di vita, fino alla prima guerra mondiale, L’Istituto Infantile conobbe anni di crescita e di notorietà anche in Europa, partecipando agli Expo di Milano, Parigi e Bruxelles. Ricevette riconoscimenti (medaglie d’oro) anche grazie alla presenza della “Scuola per maestre di asilo” che si avvaleva di personale docente definito di alto livello. Di tutto questo andavano orgogliosi i crescenzaghesi ed i promotori di questa istituzione privata.

La prima guerra mondiale

La prima guerra mondiale portò dolore e povertà. Molti padri non tornarono dalla guerra e l’asilo, per aiutare i bambini e le famiglie bisognose, si trovò in gravi difficoltà; nel 1923 il Consiglio di Amministrazione, incoraggiato dalla popolazione, chiamò a dirigere la scuola le Suore dell’Ordine di Santa Marta. Nei primi anni dopo la guerra, aiutato anche economicamente da tutta la popolazione di Crescenzago, l’asilo accoglieva più di 200 bambini, di cui il 25% con tessera di povertà. Le suore dettero un nuovo impulso alla vita civile e cristiana del paese e seppero affrontare con coraggio gli anni gli anni bui della depressione economica del dopoguerra.

La seconda guerra mondiale

Durante la seconda guerra mondiale, il 15 agosto 1943, l’asilo fu colpito da cinque bombe incendiarie. Il pronto intervento dei crescenzaghesi limitò i danni. Il fabbricato venne riparato provvisoriamente per dare modo alle suore di accogliere subito i bambini delle famiglie che non potevano allontanarsi da Milano. Alcuni bambini vennero anche ospitati presso le case dell’Ordine in Liguria. Le riparazioni ripresero al termine della guerra e vennero completate nel 1949.

Il dopoguerra: gli anni 50-60

Dopo la guerra a Milano e nelle altre città industriali del Nord, in pieno sviluppo, era necessaria mano d’opera; anche in quartieri come Crescenzago arrivarono famiglie dal Meridione, dal Centro e dal Nord. L’incremento di popolazione rese necessaria la costruzione di nuove abitazioni, ma anche di nuovi asili, scuole e molte altre opere pubbliche. In questo contesto sociale l’Istituto Infantile accoglieva prevalentemente bambini di famiglie operarie, aiutandole economicamente, poiché anche di questi tempi il bisogno era notevole.

Dagli anni 90 a oggi

Dalla fine degli anni 90 iniziò l’immigrazione da Paesi stranieri e, nel quartiere, oggigiorno, è significativa la presenza di cittadini extracomunitari arabi, sudamericani, filippini, dell’Europa dell’Est e dei Paesi asiatici. Nei primi anni Duemila furono accolti dall’Istituto fino al 37% di bambini extracomunitari con prevalenza sudamericana.
Nel 2006 le Suore di Santa Marta lasciarono l’Istituto per mancanza di vocazioni, ma esso continua a vivere grazie al personale laico, desideroso di continuare la passione educativa cristianamente vissuta.